Azione nominativa di 100 Lire emessa a Milano il 31 dicembre 1871.
Ornato decorativo con singolare vignetta riproducente un’autobotte dell’epoca trainata da un cavallo per la raccolta del liquame.
La compagnia, autorizzata con decreto reale 21 maggio 1871 e premiata con medaglia d’oro all’Esposizione di Varese, emise 415 azioni. Si occupava della raccolta di acque reflue dei vespasiani cittadini per poi depurarle e commercializzarle presso l’industria tessile per il trattamento di alcuni tessuti e in agricoltura per fertilizzare i terreni.
Il termine “vespasiano” in Italia designa gli orinatoi pubblici, pochi dei quali tuttora esistenti, che in genere hanno forma di garitta o di spazi semicircolari delimitati da manufatti verticali in pietra. Essi vantano un’antica origine, si tratta infatti dei primi bagni pubblici a pagamento istituiti a Roma al tempo dell’imperatore Tito Flavio Vespasiano (69-79 e.v.) dal quale presero il nome. Si racconta che la popolazione romana non avesse affatto gradito l’introduzione di tale balzello imperiale che speculava sulle necessità fisiologiche dei propri sudditi. Lo stesso Tito, figlio ed erede dell’imperatore regnante, si fece interprete della disapprovazione popolare presso il proprio padre il quale – racconta la leggenda – fattasi portare una moneta proveniente dalla raccolta della tassazione, l’accostò all’olfatto del figlio chiedendogli se per caso emanasse cattivo odore: egli negò inducendo il padre ad affermare “pecunia non olet” ovvero “il denaro non ha odore”.
Società Vespasiana per l’Utilizzazione delle Orine in Milano e Corpi Santi
Azione nominativa di 100 Lire emessa a Milano il 31 dicembre 1871.
Settore | Vari settori |
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Anno | 1871 |
Nazioni | Italia |
Citta' | Milano |
Valore | G 601-700€ |
CODICE | C 905 |