azione al portatore di 500 Franchi. Torino 1863. Testo in italiano e francese. Imprimerie Poitevin di Parigi. 29,5×21 cm. Senza fori e timbri, dettaglio rarissimo per tale documento. Emblema della società in testa e stemma sabaudo in calce; ai lati piccoli medaglioni con treni in corsa e scorci panoramici. La compagnia originaria fu costituita a Chambéry, nel 1853, dal banchiere Charles Laffitte (1803-1875) e dal politico Nino Bixio (1821-1873) per costruire una ferrovia di collegamento tra la Francia e la Savoia – all’epoca nel Regno di Sardegna – attraversando le Alpi ed il Piemonte. Nel 1857, su pressione di Cavour, la Vittorio-Emanule rilevò la gestione della linea Susa-Torino-Novara, con le diramate Ivrea-Chivasso, Santhià-Biella e Vercelli-Valenza, trasferendo al contempo la sede sociale a Torino. In base alla Legge 14 maggio 1865, il nuovo governo italiano acquisì l’esercizio delle linee in Piemonte, mentre la Vittorio-Emanuele ottenne la concessione per la realizzazione e l’esercizio delle Ferrovie Calabro-Sicule, subentrando alla Società Italica Meridionale dei banchieri Adami e Lemmi e mutando denominazione in Società per le Strade Ferrate Calabro-Sicule. Alla soglia degli anni Settanta dell’Ottocento, a causa di gravi difficoltà economiche, essa confluì nella Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali
Compagnia della Strada Ferrata Vittorio- Emanuele
azione al portatore di 500 Franchi. Torino 1863. Testo in italiano e francese.