vcreata ed autorizzata da Sua Maestà il Re delle Due Sicilie mediante rescritto emesso a Napoli il 15 settembre 1834 – obbligazione al portatore di 500 Ducati pari a 2.200 FF. Napoli 25 aprile 1835. Imprimerie et Papeterie du Fibreno. 24×53 cm. Carta fine. Profilatura con motivi floreali stilizzati. Firme autografe. Timbri per il pagamento degli interessi nel campo superiore e impronta a secco della banca in quello inferiore. Emissione complessiva di 6.000 obbligazioni. L’istituto bancario fu costituito a Foggia nel 1834 con un capitale di 2.000.000 di Ducati per iniziativa del marchese Luigi Dragonetti (1791-1871), all’epoca Ministro degli Esteri del Regno delle Due Sicilie e candidato alla sua presidenza. Lo scopo rilevabile dallo statuto era di stabilire nelle Puglie un Monte Frumentario, per accorrere ai bisogni dei censuari del Tavoliere, agevolare allo Stato la riscossione della sua rendita, e congiungere…la sicurezza della finanza e la prosperità dell’agricoltura…. In altre parole si prometteva di facilitare il versamento dei censi da parte dei proprietari terrieri nelle Casse dello Stato e al contempo di incrementare lo sviluppo agricolo, industriale e commerciale del Tavoliere delle Puglie. In realtà, come sostenuto dal politico ed economista pugliese Luca de Samuele Cagnazzi (1764-1852), l’obiettivo dell’istituto – come quello della maggior parte di banche fondate a quei tempi nel Regno delle Due Sicilie – era quello di realizzare una qualche forma di “bancarotta fraudolenta con grave pregiudizio allo sviluppo economico e l’attrazione di investimenti esteri nel Regno, e ciò aggravato dallo stato di corruzione in cui versava l’amministrazione della giustizia nello stesso Regno”. Nel giro di breve tempo, infatti, la situazione finanziaria della banca peggiorò degenerando proprio nella bancarotta fraudolenta: il più penalizzato fu un tale Van-Aken di Bruxelles che vi aveva investito ben un milione e mezzo di Ducati per conto di banchieri olandesi e belgi. Ne scaturì una contestazione internazionale: il governo olandese chiese un risarcimento direttamente al re Ferdinando II delle Due Sicilie ma questi rispose che, non avendo preso parte alle questioni interne della banca, non poteva risponderne in alcun modo. Così nel 1845 gli azionisti della banca dovettero accontentarsi di ritirare gli avanzi dei loro capitali, perdendo circa l’ottanta per cento di quanto investito…
Certificato di rilevante pregio storico!
Banque du Tavoliere de Foggia
obbligazione al portatore di 500 Ducati
Settore | Bancari e finanziari |
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Anno | 1834 |
Nazioni | Italia |
Citta' | Napoli |