titolo al portatore per 25 azioni
di fondazione da 100 Lire cad. Torino 30 novembre 1882.
Stampa a cura della celebre litografia torinese Fratelli Doyen.
22,5×36 cm. Impronta a secco, su campo rosso, riproducente in
simboli gli obiettivi sociali. L’azienda di credito, fondata nel
1882, fu travolta dalla grave crisi bancaria torinese e più
generalmente italiana del 1889 – strettamente connessa al crack
edilizio romano causato da colossali manovre speculative –
insieme al Banco di Sconto e Sete e alla Banca Tiberina.
Giovanni Giolitti, Ministro delle Finanze del governo Crispi,
autorizzò la Banca Nazionale ad emettere 50 milioni di Lire
eccedenti i limiti legali nel tentativo di risanare i tre istituti.
Infatti, benché le banche operanti in Italia all’indomani
dell’Unità mostrassero di non gradire il rischio di investimenti
nell’ancora gracile sistema industriale, inspiegabilmente molte di
esse avevano indirizzato i loro capitali verso il settore immobiliare ed edilizio. La pesantissima crisi si concluse nel
1893, con il crollo quasi totale del sistema bancario italiano e la
sopravvivenza di pochissime aziende di credito oltre alle banche
di emissione.
Banca Industria e Commercio
titolo al portatore per 25 azioni
di fondazione da 100 Lire cad. Torino 30 novembre 1882.
Settore | Bancari e finanziari |
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Anno | 1882 |
Nazioni | Italia |
Citta' | Torino |