Prestito obbligazionario di Lire 90 miliardi 1977-1986 – certificato nominativo e cumulativo di obbligazioni da 1.000 Lire ciascuna, numerato ma in bianco, con firma fac-simile di Gianni Agnelli (1921-2003). Torino 1977. Officina Carte Valori Turati Lombardi e C. di Milano. 27×33 cm. Filigrana. Ne furono stampati 30 esemplari.
Nel mese di marzo 1977 il capo della Libia Gheddafi (1942-2011), mediante la Libyan Arab Foreign Bank di Tripoli, entrò nella compagine azionaria della Fiat, sottoscrivendo l’aumento del capitale sociale da 150 a 165 miliardi di Lire, nonché il prestito obbligazionario di 90 miliardi.
L’affare fu gestito da Mediobanca, per molti anni la banca di fiducia del gruppo FIAT. Il prestito venne ripartito in soli 5 titoli rappresentanti ognuno 18 milioni di obbligazioni da 1.000 Lire ciascuna, con firma autografa di Gianni Agnelli. I titoli del prestito erano convertibili dal 30 giugno 1978 al 30 giugno 1982 in azioni Fiat S.p.A. e intestati proprio alla Libyan Arab Foreign Bank di Tripoli. In tal modo Gheddafi diventò il secondo più importante azionista della società. Nel 1982 la partecipazione fu trasferita alla Libyan Arab Foreign Investment Company – LAFICO, anch’essa controllata dalla famiglia Gheddafi. Fu sempre l’istituto di Cuccia a trattare, nel 1986, con la Libyan Arab Foreign Bank l’uscita della finanziaria libica dal capitale del gruppo automobilistico torinese.
Le società facevano spesso stampare alcuni esemplari di riserva nel caso di un successivo “splitting” ovvero della suddivisione di uno dei titoli in tagli più piccoli, qualora necessario (un esempio tipico é per spartire un’eredità).
9,50% FIAT S.p.A.
Prestito obbligazionario di Lire 90 miliardi 1977-1986 – certificato nominativo e cumulativo di obbligazioni da 1.000 Lire ciascuna
Settore | Automobilistici |
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Anno | 1977 |
Nazioni | Italia |
Citta' | Torino |
Firme Famose | Gianni Agnelli |