Dinamite Nobel

Azione al portatore da 100 lire serie A emessa a Genova il 16 maggio 1926.
Litografia Doyen di L. Simondetti – Torino.
La compagnia, costituita ad Altdorf in Svizzera nel 1880 e operante in Italia già dalla fine dell’Ottocento, prese il nome dallo scienziato svedese Alfred Nobel (1833-1896), inventore della dinamite e ideatore del Premio Nobel. Era specializzata proprio nella fabbricazione e nel commercio della dinamite, di altri materiali esplosivi e di prodotti chimici in genere. Ricoprì un ruolo militare centrale nell’approvvigionamento dell’Esercito italiano durante le due guerre mondiali. La sede sociale era a Genova, ma i suoi principali dinamitifici – dislocati in luoghi isolati e ben mimetizzati dalla vegetazione – si trovavano in Piemonte ad Avigliana e in Toscana a Forte dei Marmi e a Signa, questi ultimi relativamente vicini alle cave di pirite della Maremma e della Val di Cecina, ben collegati da una linea ferroviaria al porto di Livorno. Nel 1925, cessate le commesse statali dopo la Grande Guerra, la società fu ceduta alla Montecatini che – in tempo di pace – utilizzò la fabbrica di Signa per sperimentazioni agricole e chimiche. Durante il secondo conflitto mondiale riprese la produzione di esplosivi e nel 1944 lo stabilimento toscano cadde in mano ai tedeschi che iniziarono a sfruttarlo, diventando così oggetto di clamorosi sabotaggi da parte dei partigiani. A guerra ultimata subentrò un inevitabile periodo di crisi; per salvare la società si tentò di convertirla alla produzione di pesticidi e fitosanitari, ma ormai la sua fine era segnata e cessò ogni attività nel 1958.