Titolo al portatore per 1 azione da 50 Lire rilasciato a Milano il 15 marzo 1919.
Officina Carte Valori Coen & C. – Milano – Parigi.
Disegnato da Achille Beltrame, la cui firma è apposta nel quadrante inferiore destro, rappresenta uno dei più attraenti titoli del settore automobilistico italiano. Nel campo superiore emerge l’effige di profilo di una donna che regge un compasso, inserita in una ruota dentata: si tratta del primo marchio della casa automobilistica, riprodotto su tutti i documenti ufficiali, sulla targhetta in bronzo fissata ai cruscotti e poi ai radiatori delle auto nonché inciso sui mozzi delle ruote. Nel campo inferiore è riprodotto il telaio della mitica Tipo 8. Ai lati figure simboleggianti l’Industria e il Lavoro, stemmi araldici coronati di Milano e del Regno d’Italia. Strumenti di precisione e attrezzi, rami con frutti e foglie.
L’atto di nascita della leggendaria azienda automobilistica risale al 1898 quando due giovani amici – l’avvocato Cesare Isotta e Vincenzo Fraschini – concretizzarono la comune passione per le automobili aprendo un garage a Milano. La nuova attività fu ufficialmente sancita nel 1900 con la costituzione della accomandita semplice Società Milanese d’Automobili Isotta Fraschini & C. Il suo obiettivo era la diffusione dell’uso delle automobili mediante la vendita, l’esercizio di un garage e l’effettuazione di riparazioni. Furono assunte le rappresentanze delle case francesi Renault e Mors, e della belga Pieper. Il passaggio dalla rappresentanza alla costruzione in proprio di vetture avvenne gradualmente e iniziò ufficialmente nel 1902. Il successo riscosso dalle prime creazioni, indusse la società a trasferirsi in uno stabilimento più ampio e a convertirsi in anonima nel 1904. Le automobili di casa Fraschini erano di gran lusso e si distinsero subito per robustezza ed eleganza, godendo della stessa fama dell’inglese Rolls Royce e della svizzero-spagnola Hispano-Suiza. Riscossero inoltre un’incredibile serie di successi nelle principali gare automobilistiche dell’epoca. Nel frattempo alla costruzione di vetture fu affiancata quella di motori aeronautici e per la marina, fra cui anche quelli per i famosi MAS. Durante la prima guerra mondiale, infatti, la produzione fu quasi totalmente assorbita dai veicoli militari e dai motori aereo-navali. Nel dopoguerra l’Isotta Fraschini affrontò un periodo di gravi difficoltà economiche: incentrò così la produzione su un’unica vettura gran turismo di alta classe stilistica e di perfezione meccanica, denominata Tipo 8, che condizionò per anni il gusto del pubblico e fu in grado di tenere alto il nome della casa. Dato il costo molto elevato l’Isotta Fraschini divenne il sinonimo di vettura da nababbi, il blasone dei divi hollywoodiani: tra il 1923 e il 1925 fu la fabbrica automobilistica europea che esportò il maggior numero di vetture negli USA.
I tempi però si fecero duri anche per l’azienda: l’avvocato Isotta e i fratelli Fraschini si ritirarono, subentrarono nella gestione il Conte Ludovico Mazzotti e successivamente l’ingegner Gianni Caproni. E così, dopo alterne vicende, si giunse alla seconda guerra mondiale, periodo in cui la società visse un’ultima illusoria ripresa, producendo migliaia di autocarri. Subito dopo, però, ricadde in una gravissima e definitiva crisi che la portò alla liquidazione nel 1949.
Dal 1950 l’antica marca milanese appartiene al gruppo IRI-Finmeccanica con la nuova ragione sociale di Isotta Fraschini e Motori Breda per la produzione di motori diesel e giunti idraulici. – fonte: “le più belle azioni d’epoca” vol 1
Fabbrica Automobili Isotta Fraschini
Titolo al portatore per 1 azione da 50 Lire rilasciato a Milano il 15 marzo 1919. [La descrizione completa continua in basso]
Settore | Industria automobilistica |
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Anno | 1919 |
Nazioni | Italia |
Citta' | Milano |
Valore | |
CODICE | C 977 |
Artista | Achille Beltrame |